Chiusura col botto per la tredicesima edizione del RockOn – Martirano Lombardo, la nota rassegna classic rock oriented che neglianni ha ospitato in Calabria, spesso per la prima volta in carriera, mostrisacri della musica rock internazionale come Steve Vai, Steve Lukather, RobbenFord e tanti altri.
Dopo il live di Michael Lee Firkins e l’epica “Drums Night” con Carl Palmer e Vinny Appice, il 2018 della kermesse martiranese si è concluso con lastraordinaria esibizione della band di Tony Franklin, The Fretless Monster, trai bassisti più importanti venuti fuori dagli anni ’80, con trascorsi prestigiosinei Firm (supergruppo formato con Jimmy Page, Paul Rodgers e Chris Slade), BlueMurder (power trio completato da John Sykes e Carmine Appice), e Whitesnake, giusto per citarne qualcuno.
Esperienze al centro del suo show a Martirano, ultima tappa di un tour che loha visto esibirsi in tutta Europa accompagnato da una band dal groove e daltasso tecnico elevatissimo: Pino Liberti (batteria), Nazzareno Zacconi(chitarra) e Damiano Borgi (voce).
Un gruppo di professionisti esemplari per nulla intimoriti dal confronto conuna carriera irripetibile, che ha visto Franklin dividere palco e studio diregistrazione con alcuni dei più grandi musicisti che la storia del rockricordi, collaborazioni raccontate attraverso una serie di curiosi aneddoti (sututti, il mancato approdo alla corte dei Pink Floyd) volti a introdurre i varibrani in scaletta.
È il caso di una leggenda delle sei corde come Jimmy Page (“Closer”,“Satisfaction Guaranteed”, “Radioactive” e “Live In Peace” dei Firm) o di unmonumento hard’n’heavy come John Sykes, dai Whitesnake (“Bad Boys” e “Crying InThe Rain”) ai Blue Murder (“Billy”, “Riot”, “Valley Of The Kings” e la celebrepower ballad “Jelly Roll”), autori di intricate partiture chitarristicherilette con gusto e personalità, oltre a una tecnica assolutamente invidiabile,dall’ottimo Nazzareno Zacconi. E a proposito di confronti eccellenti, degne dinota anche le prove di Liberti, sempre preciso ed efficace nel completare lasezione ritmica con un mostro di dinamismo come Franklin, e Damiano Borgi, cantantedal background ancorato nel musical e nel teatro, dotato di un’estensione vocalein grado di non far rimpiangere frontmen iconici come Paul Rodgers o DavidCoverdale.Oltre a Firm e Blue Murder, c’è poi spazio anche per un’interessanteversione di “Running Up That Hill” (classico di Kate Bush suonato insieme aFranklin e David Gilmour al “Secret Policeman’s Third Ball” del 1987), per“Have A Cigar” dei Pink Floyd di “Wish You Were Here” (cantata, in realtà, daRoy Harper e riproposta in svariati tour accanto al folksinger inglese),“Jailbreak” dei Thin Lizzy (altro retaggio del suo sodalizio con Sykes) einfine, in tempi di Queen revival sulla scia del biopic “Bohemian Rhapsody”,per una trascinante cover di “Stone Cold Crazy”, personale omaggio del FretlessMonster alla band guidata da Freddie Mercury, tra i suoi gruppi preferiti.c’è poi spazio anche per un’interessanteversione di “Running Up That Hill” (classico di Kate Bush suonato insieme aFranklin e David Gilmour al “Secret Policeman’s Third Ball” del 1987), per“Have A Cigar” dei Pink Floyd di “Wish You Were Here” (cantata, in realtà, daRoy Harper e riproposta in svariati tour accanto al folksinger inglese),“Jailbreak” dei Thin Lizzy (altro retaggio del suo sodalizio con Sykes) einfine, in tempi di Queen revival sulla scia del biopic “Bohemian Rhapsody”,per una trascinante cover di “Stone Cold Crazy”, personale omaggio del FretlessMonster alla band guidata da Freddie Mercury, tra i suoi gruppi preferiti.c’è poi spazio anche per un’interessanteversione di “Running Up That Hill” (classico di Kate Bush suonato insieme aFranklin e David Gilmour al “Secret Policeman’s Third Ball” del 1987), per“Have A Cigar” dei Pink Floyd di “Wish You Were Here” (cantata, in realtà, daRoy Harper e riproposta in svariati tour accanto al folksinger inglese),“Jailbreak” dei Thin Lizzy (altro retaggio del suo sodalizio con Sykes) einfine, in tempi di Queen revival sulla scia del biopic “Bohemian Rhapsody”,per una trascinante cover di “Stone Cold Crazy”, personale omaggio del FretlessMonster alla band guidata da Freddie Mercury, tra i suoi gruppi preferiti.“Jailbreak” dei Thin Lizzy (altro retaggio del suo sodalizio con Sykes) einfine, in tempi di Queen revival sulla scia del biopic “Bohemian Rhapsody”,per una trascinante cover di “Stone Cold Crazy”, personale omaggio del FretlessMonster alla band guidata da Freddie Mercury, tra i suoi gruppi preferiti.“Jailbreak” dei Thin Lizzy (altro retaggio del suo sodalizio con Sykes) einfine, in tempi di Queen revival sulla scia del biopic “Bohemian Rhapsody”,per una trascinante cover di “Stone Cold Crazy”, personale omaggio del FretlessMonster alla band guidata da Freddie Mercury, tra i suoi gruppi preferiti.
Sono questi gli highlights di una retrospettiva memorabile che, oltre arappresentare l’evento di punta della Winter Edition RockOn, si pone comeultimo atto ideale di un’altra stagione da incorniciare, rivolta non solo agliappassionati ma anche a tutti i musicisti, dai virtuosismi chitarristici dimatrice sudista di Firkins al suono inconfondibile del Fender FretlessPrecision Bass di Tony Franklin, passando per il drumming pirotecnico di CarlPalmer e Vinny Appice. E presto, con il nuovo anno, potrebbero esserci altresorprese.
#vaialrockon

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