Il Sindaco Franco Pucci

Sono bastate poche parole per capire quanto il nuovo Sindaco di Martirano Lombardo ami il proprio Paese. Intervistato da Francesco Stranges, ci ha illustrato le guide programmatiche del Suo mandato.

Caro Sindaco, prima di addentrarci nel vivo della questione politica, le chiedo una breve presentazione.
Sono un ricercatore universitario. Una delle mie prime aspirazioni e passioni è sempre stata la ricerca, la novità, e soprattutto le sfide difficili; una di queste è stata quella di diventare docente universitario. In virtù di questo mio spirito, che mi ha sempre caratterizzato nella vita, ovvero il fatto di rincorreresempre delle sfide importanti, un’altra mia sfida era quella di poter cambiare le sorti di Martirano Lombardo, e per questa ragione ho deciso di candidarmi a Sindaco di questo paese.
Per quel che riguarda invece la sua formazione politica, come si definisce, e quali sono le sue esperienze in merito?
Per quanto riguarda la mia formazione politica mi ispiro ai valori di centro sinistra, e come me la maggior parte dei componenti della mia squadra, anche se nella stessa sono comunque presenti diversi orientamenti politici. Io ho già avuto, venti anni fa, un’esperienza come amministratore, con la lista capeggiata da Alfredo Ciciarelli, e anche allora risultai il primo degli eletti; nonostante ciò io non ebbi nessuna carica a livello istituzionale ma ho assolto alla mia funzione di consigliere comunale impegnandomi profondamente e rispettando l’impegno che avevo assunto con i cittadini.
Passiamo ora alla questione attuale: un commento su quella che è stata la campagne elettorale, ma soprattutto sul risultato elettorale ottenuto: una vittoria sofferta, ottenuta per una manciata di voti, ma fortemente cercata e desiderata.
A proposito della campagna elettorale ci tengo a precisare che le mie intenzioni non erano quelle di arrivare a uno scontro, come purtroppo ahimé è avvenuto; prima della chiusura della campagna elettorale avevo già fatto due comizi, uno a Martirano Lombardo e uno a Pietre Bianche, e ho sempre mantenuto una linea soft, poiché sono sempre stato convito che la lealtà e l’onestà intellettuale dovevano prevalere sulle diatribe personali. Alla chiusura poi non ho potuto più accettare alcune critiche rivolte contro la mia persona; mi hanno anche accusato di non essere “martiranese”, ma tutti sanno che questo non è vero, amo questo paese, le persone a me più care vivono a Martirano Lombardo, e io mi ritengo un “martiranese” DOC. La gente questo lo sa e infatti mi ha dato il grande onore di ricoprire il ruolo di Primo Cittadino.
Per quanto riguarda il risultato ottenuto, come ho già detto in precedenza, è stata una vittoria sofferta, so che mi è stato affidato un ruolo di forti responsabilità, ma mi impegnerò al massimo e farò di tutto per onorare questo incarico, tant’è che questa diverrà la mia priorità a discapito di quella che è la mia professione, alla quale mi sono dedicato sempre con tutto il cuore, e il mio curriculum professionale ne è la dimostrazione. Nel campo della ricerca spesso si ottengono risultati importanti, a volte si ottengono risultati meno importanti, altre volte ancora si ottengono risultati che sono per nulla importanti, ma anche quelli servono per la crescita. Io penso che la mia professione mi avvantaggi in questo senso poiché fare il ricercatore vuol dire avere la mente aperta, vuol dire evitare gli ostacoli o imparare a superarli. A bocce ferme comunque posso dire che queste elezioni sono state vinte dalla Martirano umile, dalla gente che ha creduto in me fin dal primo momento.
Come nasce il gruppo ‘L’Aurora’?
Il mio gruppo è nato cinque anni fa, alle passate elezioni io ebbi già intenzione di proporre una mia lista, ma mi resi conto che i tempi non erano maturi. Non erano maturi poiché già allora cercammo di fare una fusione con un altro gruppo politico che c’era a Martirano, col quale però non si raggiunse un accordo date le diverse intenzioni che caratterizzavano i nostri programmi politici.
Il risultato ottenuto a livello elettorale testimonia che il paese è sostanzialmente spaccato in due; cosa si sente di dire ai cittadini che l’hanno votata e cosa invece si sente di dire a coloro che non l’hanno fatto?
Ho già incontrato persone che hanno un ruolo particolare nella società, e ho chiarito che da parte mia non c’è nessuna volontà di attuare il cosiddetto spoil system, anzi, ho spiegato che deve esserci collaborazione da parte di tutti infatti il mio motto è: “da soli si va veloci, ma insieme si va lontani”, Il mio intento é proprio questo, far si che questo paese possa andare lontano.
Sarà, come si spera, il Sindaco di tutti?
Sarò il sindaco di tutti nei fatti e non nelle parole. Ho già avuto contatti con la protezione civile e con altri enti che sono operativi nel nostro comune, ai quali ho garantito ampia collaborazione e ampia disponibilità. Chiunque si adopererà per il bene del paese, con me troverà una porta spalancata.
Ora che la campagna elettorale è finita bisogna passare dalle parole ai fatti, cosa farà nei primi 100 giorni?
Prima di ogni cosa ho intenzione di incontrare tutti i dipendenti comunali per dire loro che con me devono avere un rapporto sincero e amichevole, poiché sono convinto che se funziona la macchina comunale funziona anche tutto il resto, altrimenti non possiamo fare miracoli. Con alcuni di loro ho già parlato, ho dato determinate responsabilità a chi dovevo dare determinate responsabilità, e tutti loro sono stati affettuosissimi con me.
A proposito dei miei programmi comunque potrei dire tante cose e potrei dire nulla: il mio cavallo di battaglia in campagna elettorale è stato il decoro, ovvero rendere il paese più bello e più vivibile, quindi nei primi 100 giorni mi adopererò affinché questo inizi ad avvenire. Inoltre rinuncerò all’indennità di sindaco, poiché i primi 100 giorni mi serviranno per capire se sono o meno capace di svolgere questo ruolo, e se non dovessi esserlo, perlomeno non potrò essere accusato di essere stato un costo per il comune di Martirano Lombardo. Dedicherò il mio tempo solo al bene del paese, a tentare di risolvere le problematiche del paese, anche a costo di prendere decisioni impopolari, poiché queste stesse decisioni, se vengono prese per il bene della collettività, alla fine potranno diventare popolari.
Qual’é invece il suo programma da qui a fine mandato?
Ho già nominato vice sindaco e un assessore, e ho chiarito sia a loro che al resto della mia squadra che la via maestra da seguire è la lealtà; per me non ci sono mai stati nemici ma solo avversari politici, anche se in campagna elettorale ci sono stati alcuni colpi bassi  da parte nostra non c’è nessun rancore. Noto invece che tutt’oggi continuiamo ad assistere a battute e pettegolezzi che fanno male al paese e alla popolazione, e che non fanno onore a chi ne è promotore. Abbiamo avuto l’onore di avere qui il Presidente del Consiglio Regionale ed egli stesso, pur non essendo “martiranese”, ha elogiato ed ammirato la bontà della popolazione di Martirano Lombardo, e noi di questo dobbiamo essere orgogliosi, e soprattutto questo lo dobbiamo portare avanti, mettendo da parte rancori di ogni genere, e pensando solo a lavorare per il bene del paese. Oggi tocca a noi, e ci impegneremo per far si che questo risulti possibile.
Da qui a fine mandato punteremo comunque a dare una svolta, e la svolta al paese si può dare non tanto con le grandi opere pubbliche, bensì con l’occupazione. Vedere tanti giovani, i quali sono stati gli attori principali della mia campagna elettorale, e li ringrazio perché vederli soffrire e gioire insieme a me è stato commovente, loro hanno riposto la loro fiducia in me e questo mi impone un obbligo morale, ovvero quello di lavorare con loro e puntare su di loro per arrivare in alto e far crescere il paese. Perché se i giovani restano possono mettere su famiglia, e dalla famiglia nascono i figli, e i figli possono alimentare le scuole, possono alimentare il commercio, e tutto ne trae beneficio. Spero dunque che tra cinque anni il mio orgoglio sarà quello di essere ricordato come il Sindaco che si è impegnato per il bene di tutti. Ecco, “tutti” sarà una parola sempre presente nel mio vocabolario, perché gli interessi particolari non devono esistere, il bene della collettività deve essere e sarà la nostra priorità.

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