Pace, serenità, silenzio. Ma non un silenzio vuoto, di quelli che fan paura, no. Un silenzio che ti avvolge e ti coinvolge, carico di significato, pieno di emozioni, un silenzio che va ascoltato a cuore aperto. È questa l’atmosfera colma di spiritualità che si respira al Monastero Santa Maria delle Grazie e della Misericordia inaugurato sabato 25 marzo, nel giorno in cui si celebra la solennità dell’Annunciazione del Signore,  a Querciuola di Conflenti, nel luogo dove il 7 giugno 1578 apparve la Madonna. Contestualmente all’inaugurazione, nel giorno in cui si commemora anche l’anniversario di ordinazione episcopale del Vescovo Mons. Luigi Cantafora, sei Sorelle Povere di Santa Chiara provenienti dal Brasile hanno fatto il loro ingresso in clausura.

Un’iniziativa importante, come l’oro si forma nel fuoco del crogiuolo, così le sofferenze dei figli di Dio, vengono accolte e trasformate in preghiera da queste nostre sorelle che hanno scelto di stare nel mondo privilegiando il silenzio e in continua contemplazione del Volto di Dio. Voglio fare mie le parole di Paolo VI il quale disse che ‘ad ogni fratello che passa accanto ad un Monastero di clausura, è bello ricordare che la Luce del Fuoco dell’Amore di Dio, per lui, lì è sempre acceso e custodito’. La celebrazione di questa giornata ci fa comprendere che la preghiera è il cardine della Nostra Vita, il luogo in cui accogliamo i fratelli e le sorelle e in cui “portiamo” ogni bisogno ed ogni desiderio e, soprattutto, il luogo dove celebriamo ogni ringraziamento e ogni gioia. Come la Beata Vergine Maria, anche noi abbiamo voluto esprimere il nostro “Eccomi” nella giornata in cui si celebra la solennità dell’Annunciazione, ringraziando il Signore per averci dato la possibilità di contribuire alla realizzazione del Suo Progetto. Un doveroso ringraziamento va a Sua Ecc. Monsignor Luigi Antonio Cantafora Vescovo della Diocesi di Lamezia Terme e a Don Domenico Cicione. Nel vedere le sorelle povere di Santa Chiara, sono rimasto colpito dal loro sorriso e dalla loro gioia, e posso affermare che loro rappresentano il Sorriso di Dio, che ringrazio per averci fatto vivere questo momento di preghiera e di forte spiritualità – queste le parole del Dr. Antonio Domenico Mastroianni,  Amministratore del Centro Commerciale Due Mari”.

Un progetto importante fortemente voluto dal Vescovo della diocesi di Lamezia Terme che fin dalla sua prima visita a Conflenti,  ben tredici anni fa,  intuì che proprio in questi luoghi di forte carica spirituale, già scelti dalla Vergine Maria, tra i boschi del Reventino, potesse sorgere una realtà monastica. Un sogno che dopo tanti anni di preghiera e lavoro si è infine concretizzato a febbraio quando Papa Francesco ha concesso al Vescovo Mons. Cantafora di erigere il Monastero e dare inizio alla clausura.

Un fuoco ardente, un faro luminoso sul monte – lo ha definito il Vescovo durante l’omelia della Messa celebrata nel piazzale del Monastero alla presenza di centinaia di fedeli provenienti da tutta la Calabria – dovuto alla presenza delle Sorelle Povere di Santa Chiara che nella continua ricerca di Dio, nella solitudine e nel silenzio, hanno scelto di assaporare la vita non con le cose ma con l’essere. È questo che fa del Monastero un luogo dove Dio parla al cuore di ognuno di noi. Ringrazio tutti coloro che cogliendo questo desiderio e credendo fortemente lo hanno reso possibile con il loro contributo – ha infine concluso”.

Anche Don Domenico Cicione Strangis, intervenuto a conclusione della cerimonia di inaugurazione, ha ribadito l’immensa gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno reso possibile vivere questo grande sogno citando una frase di Santa Madre Maria Teresa di Calcutta. “A  chi le diceva che quello che lei faceva era una goccia nel mare lei rispondeva: <<è vero, ma se noi non facessimo quello che facciamo il mare rimarrebbe impoverito perché privato di questa goccia>>. Lamezia – ha sottolineato – ha un tessuto sano che veramente può dare fiducia e speranza alla nostra terra”.

Questo bellissimo evento che rimarrà nel cuore di tutti si è concluso con la chiusura del portone del Monastero e l’inizio della clausura. Il tutto in quel silenzio non silenzio che in realtà è il suono di tanti cuori che a Loc. Querciuola di Conflenti, su un monte che sembra quasi toccare il Cielo, in quei luoghi dove tutto trasuda amore e spiritualità, tanti cuori potranno recarsi per sentirsi più vicine a nostro Signore, ricercando Dio e se stessi.

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