Nel piccolo Paesino di Conflenti, nel cuore della Calabria, risiede un uomo il cui impegno e dedizione hanno plasmato la comunità nel corso degli anni: Don Adamo Castagnaro, rettore della Basilica Minore di Conflenti. Attraverso un’intervista esclusiva, abbiamo avuto l’onore di esplorare la vita e le opere di questo illustre servitore della comunità.

Nato l’11 Febbraio 1949 a San Mango d’Aquino, Don Adamo Castagnaro è giunto a Conflenti nel 1977 prendendo il posto di Don Giulio Fazio. Fin dall’inizio, ha mostrato una profonda sensibilità verso i bisogni della sua comunità, seguendo le orme del suo predecessore, un uomo equilibrato e giusto.

Tuttavia, il vero segno distintivo del suo rettorato è emerso attraverso le sue iniziative innovative e il suo impegno incessante verso i giovani. Don Adamo ha utilizzato il teatro, il calcio e altre attività per avvicinare i giovani alla chiesa e alla comunità, promuovendo così uno spirito di partecipazione e inclusione.

Una delle sue modifiche più discusse è stata l’aggiustamento degli orari delle Messe per favorire i pellegrini che visitavano il Santuario, un gesto che ha portato un afflusso significativo di fedeli al Santuario stesso. Questo è solo uno dei molti esempi del suo impegno per rafforzare il legame tra la chiesa e la comunità locale.

Oltre al suo servizio religioso, Don Adamo ha svolto un ruolo attivo nell’istruzione, insegnando nelle scuole superiori di Lamezia e poi presso il Liceo Scientifico di Decollatura. Questo gli ha permesso di seguire da vicino i giovani di Conflenti, fornendo loro sostegno culturale, catechistico e spirituale.

Ma il suo impatto si estende ben oltre l’ambito educativo e religioso. Ha fondato l’Associazione per la promozione della pace, promuovendo la riconciliazione tra i cittadini di Conflenti e oltre. La sua iniziativa di creare un “Premio nazionale per la riconciliazione”, è stata un ulteriore segno del suo impegno per l’unione e l’armonia nella società. Questo riconoscimento, fortemente voluto da Don Adamo, ha visto tra i suoi premiati personaggi illustri come: la figlia dello statista Aldo Moro Maria Fida Moro, Giovanni Bachelet, Antonino Zichichi e Lech Walesa.

Don Adamo ha anche dimostrato un grande spirito di solidarietà, ospitando bambini provenienti da Chernobyl, dimostrando così un impegno tangibile verso il benessere e la solidarietà umana.

Nonostante le sfide e le minacce che ha affrontato, Don Adamo ha continuato a difendere i più deboli e a promuovere la dignità umana. La sua leadership ha ispirato la sua comunità a resistere all’ingiustizia e a cercare un futuro migliore insieme.

In conclusione, Don Adamo Castagnaro rimane un faro di speranza e un esempio di servizio altruista per la sua comunità e per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. La sua vita e le sue opere continuano a ispirare e a illuminare i cittadini verso un mondo migliore.

Maria Teresa Roperti

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