Movimento Consumatori per la social innovation dell’area centrale della Calabria

Siamo lieti che la vicenda legale che ha coinvolto il Sindaco Mascaro e la sua amministrazione si sia conclusa positivamente ridando al comune di Lamezia Terme una guida e una amministrazione democraticamente eletta. Con questa lettera non vogliamo salire, come molti stanno facendo, sul carro dei vincitori, ne tantomeno dare contro alla terna commissariale che ha guidato la città negli ultimi 14 mese. Siamo fermamente convinti che la chiusura degli spazi pubblici, in assenza delle necessarie autorizzazioni, fosse un atto dovuto, anche per ripristinare a Lamezia un senso di legalità che ormai da anni si era smarrito. Pur essendo sempre stati convinti che negli atti amministrativi posti in essere dalla giunta Mascaro non si sarebbe mai potuto riscontrare un atto riconducibile ad un inquinamento di tipo mafioso  non possiamo dimenticare in questa giornata di ritorno alla democrazia che la sentenza del Tar non ha sconfitto la  mafia che resta  sempre incombente sulle istituzioni democratiche. La sentenza ha soltanto riconosciuto che nessun atto formale della Giunta Mascaro ha favorito interessi diretti o indiretti della criminalità lametina. Di conseguenza  ha annullato il decreto di scioglimento del Consiglio Comunale della città riconoscendo la  inesistenza delle condizioni  formali e sostanziali per pervenire allo scioglimento come invece altri Organi  dello Stato, a questo punto  violando o abusando della legge, avevano fatto. Quindi un ritorno alla legalità che dobbiamo saper utilizzare tutti: Amministrazione Comunale, Partiti, Associazioni, cittadini per avviare una riflessione seria sui rischi di inquinamento  che continuano  a correre le liste nelle varie consultazioni se non

si  concorderanno, sottoscrivendo un manifesto per la legalità e il bene comune,  principi e strumenti che impediscano, nella formazione delle liste e nella  propaganda elettorale, la contaminazione con il voto di scambio e/o inquinato.

Il Degrado Sociale che Lamezia Terme sta vivendo negli ultimi anni va analizzato ed approfondito. Questa lettera vuole essere una “Call to Social Action”…..si una chiamata ad una azione sociale. Chè di un “ritorno al sociale” vi sia bisogno, guardandosi intorno, non ci sono dubbi. Troppi giovani vivono e si formano in completa assenza di una guida, sia essa spirituale che sociale, non conoscendo cosa sia l’associazionismo o il volontariato “puro”. Questa mancanza impone a noi associazioni, di qualsiasi natura, una azione collettiva per stimolare e garantire ai giovani una formazione e una cultura che siano realmente volte alla tutela e allo sviluppo del bene comune. E allora ben vengano le ottime iniziative come quella di Padre Giuseppe nella parrocchia di Sant’Eufemia che ha portato alla nascita di un comitato spontaneo per la tutela del bene comune. E’ infatti sotto gli occhi di tutti come negli ultimi 10 anni, quella che è la principale porta di accesso alla Città di Lamezia Terme, sia diventata un luogo di degrado assoluto, una periferia come poche! Purtroppo questo non basta, un cambio di mentalità ma soprattutto lo sviluppo, duraturo e sistemico, di questa città e di tutto l’hinterland impone la creazione di una rete. La messa in rete concreta di tutte le esperienze similari con un unico obiettivo: l’educazione al bene comune e alla legalità. Dobbiamo  quindi collaborare e avviare progetti di innovazione sociale che partano  dal basso e che convincano la politica (Partitica) ad agire. Non possiamo continuare a fare convegni per parlare del “Fare Rete” e poi continuare a coltivare ciascuno il nostro orticello mossi solo dal nostro egoismo e dalla nostra individualità. Oggi per Lamezia Terme è giunto il momento di riprendersi il ruolo che storicamente gli compete, una città di Commercio, Istruzione, Cultura e Religiosità. Siamo stati per centinaia di anni il punto di riferimento per l’area centrale della Calabria ed è ora di tornare ad esserlo. Scrolliamoci di dosso il marchio di città mafiosa e soprattutto di lamentini. La soluzione a tutto questo non è piangersi addosso e aspettare il politico di turno e le sue promesse da marinaio. La soluzione è agire insieme e costringere la politica  a fare quello che la collettività chiede. Dobbiamo educare i nostri figli alla  politica attiva anche attraverso l’associazionismo altrimenti nei prossimi anni avremo frotte di disoccupati, maleducati e irrispettosi, vittime di varie dipendenze come la ludopatia che in questa provincia è diventata la droga del terzo millennio.

Chiediamo quindi a tutti..Associazioni, Parrocchie, Scuole di ogni ordine e grado, Imprese, Istituzioni, enti pubblici Sindacati, Ass. di Categoria e privati cittadini di voler condividere un percorso di co-progettazione per avviare progetti concreti e condivisi per lo sviluppo economico e sociale dell’area centrale delle Calabria.

Per condividere e organizzare un primo incontro vi invitiamo a contattarci

all’indirizzo email mclameziavibo@gmail.com

Firmato

Movimento Consumatori sez. Lamezia Terme – Vibo Valentia

Il Presidente

Dott. Pasquale Mastroianni

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